Auguri !
Buon Natale
e
Felice anno nuovo
dal
consiglio regionale !
Incontri di zona 2/12/2018
Carissimi, Pace e Bene!
Il calendario ci ricorda che ci stiamo avvicinando ad un nuovo appuntamento della fraternità regionale: Domenica 2 Dicembre si svolgerà il primo incontro zonale dedicato ai consigli locali dal titolo “Tutto questo devi ritenere come una grazia” (FF 234) Lo scandalo della fragilità.
Un’occasione per incontrare volti, conoscere storie, costruire e condividere un cammino fraterno. Uno spazio in cui confrontarsi sulla propria esperienza di servizio, ricevere nuovi spunti di riflessione, valutare nuovi e creativi approcci alle dinamiche fraterne, alle relazioni e alla gestione delle difficoltà e fragilità personali. (…)
Mi auguro che ognuno di voi si senta fortemente sollecitato a partecipare e desideri coinvolgere a questo importante e costruttivo incontro il proprio consiglio e quelli delle fraternità vicine. Attraverso la conoscenza reciproca e la condivisione di tempo, spazio e idee si può crescere, costruire un cammino concreto, aldilà dei buoni propositi e delle belle parole. In attesa di rivederci presto, a nome del Consiglio Regionale vi auguro buon cammino!
Valentina Giunchedi
Ministro OFS Emilia Romagna
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In allegato la preghiera (2° passo) che accompagna il percorso formativo nazionale
Dalle fraternità della Diocesi di Reggio-Guastalla
In occasione del 40° della approvazione della Regola dell’Ofs e del 70° della nascita Gioventù Francescana, le fraternità dei Francescani Secolari e della Gi.Fra. della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla organizzano una giornata di riflessione e preghiera
Domenica 25 novembre ore 8.45 presso Cinema Cristallo, via Ferrari Bonini, Reggio Emilia (convento pp.Cappuccini)
Ricordare le regole dell’Ordine francescano secolare e le storie di tanti Fratelli e Sorelle che con la loro vita ed il loro impegno hanno inciso e caratterizzato la storia sociale ed ecclesiale della nostra terra, è per noi un invito a riscoprire nel nostro cammino quotidiano la specificità della nostra vocazione francescana. La Regola dell’Ofs è per ciascuno di noi richiamo alla nostra identità e stimolo per vivere nella società e nella chiesa come persone responsabili costantemente impegnate nel passare dalla Vangelo alla Vita e dalla Vita al vangelo. L’impegno e la vocazione di ciascun francescano è reso ancora più luminoso dalle parole che il papa Giovanni Paolo II ha rivolto in due occasioni al Consiglio Internazionale dell’Ofs e alla Gioventù Francescana.
Le Fraternita Ofs e Gi.Fra di Reggio Emilia S.Croce, Reggio Emilia S.Antonio, Scandiano, Correggio, San Martino in Rio e Sassuolo
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Professioni a Villa Verucchio
Sabato 17 novembre 2018 la Fraternità OFS di Villa Verucchio ha vissuto un momento di grazia e di benedizione. Durante la solenne eucarestia, il Ministro della Fraternità ha accolto la promessa di vita evangelica di tre nuovi fratelli: Benedetta, Gabriele e Roberto. Tutto ha contribuito a rendere forte e coinvolgente il rito della professione: la presenza di numerosi amici e fedeli, rappresentati delle Fraternità OFS limitrofe, il canto della nostra formidabile corale, la liturgia ben curata. A fianco dei neoprofessi, in qualità di testimone, la sorella Valentina, Ministro regionale, ha reso tangibile il legame e l’appartenenza all’Ordine Francescano Secolare. Il rito della professione è culminato nel caloroso abbraccio di pace scambiato con i fratelli e le sorelle presenti. Dopo l’eucarestia la festa è continuata nello storico refettorio dei frati, dove il cibo è stato condito con tanta gioia e grande fraternità.
Dopo 800 anni il cipresso di S. Francesco, custodito nel chiostro del convento, continua a generare nuovi virgulti. Così l’ideale francescano di vita evangelica continua a donare nuove vocazioni alla nostra Fraternità OFS.
Ringraziamo e lodiamo il Signore!
S.Elisabetta 2018
Carissimi, pace e bene!
Il 17 novembre facciamo memoria di Santa Elisabetta d’Ungheria, patrona dell’Ordine Francescano Secolare, esempio di audacia, costanza e tenerezza.
Elisabetta praticava assiduamente le opere di misericordia: dava da bere e da mangiare a chi bussava alla sua porta, procurava vestiti, pagava i debiti, si prendeva cura degli infermi e seppelliva i morti. Scendendo dal suo castello, si recava spesso con le sue ancelle nelle case dei poveri, portando pane, carne, farina e altri alimenti. Consegnava i cibi personalmente e controllava con attenzione gli abiti e i giacigli dei poveri. Questo comportamento fu riferito al marito, il quale non solo non ne fu dispiaciuto, ma rispose agli accusatori: “Fin quando non mi vende il castello, ne sono contento!”.
Il suo fu un matrimonio profondamente felice: Elisabetta aiutava il coniuge ad elevare le sue qualità umane a livello soprannaturale, ed egli, in cambio, proteggeva la moglie nella sua generosità verso i poveri e nelle sue pratiche religiose. Sempre più ammirato per la grande fede della sposa, Ludovico, riferendosi alla sua attenzione verso i poveri, le disse: “Cara Elisabetta, è Cristo che hai lavato, cibato e di cui ti sei presa cura”. Una chiara testimonianza di come la fede e l’amore verso Dio e verso il prossimo rafforzino la vita familiare e rendano ancora più profonda l’unione matrimoniale.
Divenuta vedova, con i tre figli, fu cacciata dal castello di Wartburg e si mise alla ricerca di un luogo dove rifugiarsi. Elisabetta trascorse gli ultimi tre anni nell’ospedale da lei fondato, servendo i malati, vegliando con i moribondi. Cercava sempre di svolgere i servizi più umili e lavori ripugnanti. Nel novembre del 1231 fu colpita da forti febbri. Dopo una decina di giorni, chiese che le porte fossero chiuse, per rimanere da sola con Dio. Nella notte