Il 24 giugno, ricorrenza del 40° anniversario dell’approvazione della Regola rinnovata da Paolo VI, si è svolta a Bologna una giornata di riflessione, celebrazione e di festa. Nella relazione del mattino, fr. Pietro Maranesi, invitato a parlare sul tema: Consapevoli che “chiunque segue Cristo, Uomo perfetto, si fa lui pure più uomo” ha riscosso grandissimo interesse, lasciando alcune efficaci immagini alla nostra riflessione, come quando ci ha chiesto di immaginare che anche ciascuno di noi sia posto, come Adamo, nel giardino per “coltivarlo (dunque ciascuno deve impegnarsi a fare qualcosa per far crescere il giardino) e custodirlo (prendendo atto che tutto ha un proprio confine, un limite)”, vivendo lo stupore che per ciascuno di noi ci sia “un Giardino nel quotidiano ..” che il Padre ha pensato per ciascuno di noi; anche l’immagine di essere sale (che sciogliendosi nell’acqua dà sapore) e luce (che permette di vedere i tanti colori) per il mondo ci è sembrata di facile ed immediata comprensione.
La S. Messa in san Francesco, presieduta dall’Arcivescovo Zuppi e concelebrata da diversi Assistenti Spirituali delle nostre Fraternità, ci ha visto rinnovare le nostre Professioni al termine dell’Omelia, caratterizzando tutta la celebrazione con segni francescani. Nell’Omelia il Vescovo – come già aveva fatto il Vescovo Lambiasi a Villa Verrucchio – non ci ha chiesto grandi gesta, invitandoci a continuare ad essere nel mondo testimoni credibili del vangelo, con l’espressione della nostra Gioia e spirito di Fraternità.
Il bellissimo chiostro di san Francesco ci ha ospitato per l’agape fraterna, seguita da incontri di gruppi di discernimento e l’assemblea finale per la restituzione dei lavori.
Numerosi i partecipanti fin dal mattino, provenienti anche da Fraternità di altre diocesi della Regione in questa giornata che abbiamo vissuto nella reciproca gioia e nella riflessione sull’attualità ed il futuro delle Fraternità OFS locali nel contesto ecclesiale, alla luce della nostra rinnovata Regola.
Scarica il materiale preparato da fr. Pietro Maranesi
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